La salina di Cagliari
Ho una particolare predilezione per le isole, e la Sardegna è stata una delle prime mete di esplorazione naturalistica quando ero una piccola scienziata in erba. Non so come sono finita con alcune amiche nel Sulcis Inglesiente, nella ridente cittadina di Fluminimaggiore. Negli anni sono riuscita ad esplorarla quasi tutta questa meravigliosa isola. Grazie ad alcuni amici di Cagliari ho passato delle bellissime giornate e una delle prime gite è stata alla salina di cagliari, popolata da una miriade di fenicotteri rosa (Phoenicopterus roseus), e a caccia della mitica Artemia salina. E' grazie a questo piccolissimo crostaceo che il piumaggio dei fenicotteri è rosato e anche le acque della salina prendono l'aspetto di un cielo al tramonto. Cercando nella rete ho scoperto la passione per questo invertebrato di ragazzini di mezzo mondo (Stati Uniti e Asia da quel che ho capito), chiamate sea monkeys, e vendute per essere allevate come gioco e come cibo per i pesci negli acquari casalinghi. La cosa mi ha lasciato abbastanza perplessa..mah! Scimmiette marine?
Nella foto qui sopra potete vedere uno dei regali della salina, che ora fa da soprammobile igroscopico nella mia casetta...i cristalli di cloruro di sodio, che hanno una bella forma cubica, hanno incrostato i rametti di una pianta essiccata caduta nell'acqua, creando questo bellissimo agglomerato di cristalli salatissimi. Cliccate sul questo link per leggere un bell'articolo/esperimento di Dario Bressanini su come "creare" cristalli di sale nella vostra cucina. Nelle foto qui sotto trovate il sale disciolto in acqua e aggregato in diverse forme sulle rive della salina, a formare bellissimi contrasti di colore con l'azzurro del cielo e il rosa dell'acqua. Al confine tra sale e terra, scrutando tra i cristalli, ho trovato delle piccole e rosse piantine di Salicornia (europaea? se non vedo i fiori non lo posso sapere con certezza...), un'alofita che qui penso stia dando il meglio di se nel dimostrare la sua spiccata affinità per il cloruro di sodio. I rametti succulenti sono ricoperti da minuscole foglioline a squamose, che danno alla pianta l'aspetto ruvido che vedete nella foto. Il colore della pianta va dal verde al rosso, c'è chi dice seconda della stagione, io penso che dipenda dall'esposizione al sole e dalla quantità di sale con cui la pianta ha a che fare. Le dedicherò uno spazio tutto altrove.
Nella foto qui sopra potete vedere uno dei regali della salina, che ora fa da soprammobile igroscopico nella mia casetta...i cristalli di cloruro di sodio, che hanno una bella forma cubica, hanno incrostato i rametti di una pianta essiccata caduta nell'acqua, creando questo bellissimo agglomerato di cristalli salatissimi. Cliccate sul questo link per leggere un bell'articolo/esperimento di Dario Bressanini su come "creare" cristalli di sale nella vostra cucina. Nelle foto qui sotto trovate il sale disciolto in acqua e aggregato in diverse forme sulle rive della salina, a formare bellissimi contrasti di colore con l'azzurro del cielo e il rosa dell'acqua. Al confine tra sale e terra, scrutando tra i cristalli, ho trovato delle piccole e rosse piantine di Salicornia (europaea? se non vedo i fiori non lo posso sapere con certezza...), un'alofita che qui penso stia dando il meglio di se nel dimostrare la sua spiccata affinità per il cloruro di sodio. I rametti succulenti sono ricoperti da minuscole foglioline a squamose, che danno alla pianta l'aspetto ruvido che vedete nella foto. Il colore della pianta va dal verde al rosso, c'è chi dice seconda della stagione, io penso che dipenda dall'esposizione al sole e dalla quantità di sale con cui la pianta ha a che fare. Le dedicherò uno spazio tutto altrove.
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