Conosciuto come fico degli Ottentotti il genere Carpobrotus appartiene alla famiglia botanica Aizoaceae. Questa pianta dalle foglie grasse è stata importata dal Sud Africa e piantata un po’ ovunque per stabilizzare le dune sabbiose. Avendo trovato nei topi, golosi dei suoi frutti, un veicolo per diffondere i suoi semi, ed essendo rustica e di rapida crescita, è ora una pianta infestante che cresce soprattutto nelle regioni costiere. Di solito qui da noi si trovano Carpobrotus acinaciformis e due sottospecie diCarpobrotus edulis, subsp. edulis e subsp. parviflorus, che ha fiori più piccoli di circa 50 mm di diametro, mentre in Sud Africa sono presenti sette specie. I suoi grandi fiori fucsia o gialli compaiono da Aprile a Settembre e lasciano il posto a frutti carnosi simili a fichi d’India in miniatura, a mio parere, più che ai fichi comuni.
n questo momento mi torvo in Grecia, e per la prima volta ho trovato i frutti che sono riusciti a completare la loro maturazione: in Italia non mi è mai capitato, quindi ho colto l’occasione al volo, li ho raccolti ed assaggiati. La parte commestibile è quella interna, piena di semini immersi in una mucillagine liquida e saporita. Il profumo è ottimo, di frutta, mentre il sapore mi ha stupito, è leggermente salato e acido, poi arrivano al palato delle sorprendenti note di…caramella alla fragola e ananas, simile ad un aroma artificiale. La parte carnosa sotto la buccia è meno salata e più dolce. Buono, non me lo aspettavo, ma la consistenza viscida non è tra le cose che preferisco. Se ne troverò una grande quantità, proverò a trasformarli in una confettura agrodolce, da servire con formaggi o piatti salati in generale.
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Impara,
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