E' inizato tutto in una mattina freddissima, così fredda da farmi rimpiangere l'umidità notturna delle 4 di mattina emiliane, una volta atterrata a Brindisi. Freddo, così freddo in Puglia? Ebbene si, mi confermano che è normale, a volte, in inverno. Fortunella. Giovanna mi rincuora con un orzo caldo e un pasticciotto monumentale ed i brividi scompaiono: pronte a partire, direzione Roccaforzata, in provincia di Taranto. Qui sopra, la magnifica vista da casa sua, dove la sera stessa sono invitata a parlare dei miei viaggi in Africa e a cucinare cibi di quei luoghi agli ospiti. Sono arrivata in Puglia con una valigia piena di Africa: platano, tamarindo, okra, manioca in tutte le forme, burro d'arachidi, cocco, olio di palma vergine, karkadè, zenzero e peperoncini. In aeroporto nessuna ispezione, incredibile
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In corrispondenza dell'equinozio di Autunno, la città di Guastalla si è riempita di vita, colori e profumi. Come nelle antiche fiere paesane, adulti e bambini erano intenti ad ammirare le mille forme dei fiori e dei frutti, ad assaggiare e comprare antiche e strane varietà che solo gli anziani ricordano di aver assaporato.
Oggi questa ricchezza è chiamata biodiversità, e mentre anni fa era normale e vitale coltivare tante cultivar e specie differenti della stessa pianta, per poter sopravvivere (se una varietà si ammalava e quell'anno non produceva cibo, altre varietà resistevano alla malattia, permettendo di passare l'inverno senza morire di fame. Il fatto di scegliere di coltivare una sola varietà, magari perché migliore di sapore o più produttiva, è un passo miope, che già storicamente ha causato migliaia di morti: la Grande Carestia irlandese tra il 1845 e il 1849 è un esempio. Una patologia delle patate causata da un fungo, distrusse un terzo circa del raccolto di una stagione e l'intero raccolto del 1846 e del 1948. Si sarebbe potuto evitare quella tragedia coltivando varietà differenti di patate, come fanno tutt'oggi i nativi delle Americhe. Lo stesso vale per qualunque pianta coltivata, un'elevata variabilità genetica assicura la sopravvivenza delle specie vegetali, e di conseguenza la nostra. |
Impara,
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