Le diverse specie di Cannabis è sono piante da sempre importantissime per gli esseri umani: sia da un punto di vista pratico che culturale, e potrebbe diventarlo sempre di più se i divieti posti nell'ultimo secolo ad un suo libero utilizzo fossero superati. Non voglio trattare qui il tema della liberalizzazione di questa pianta, quanto del fatto che le potenzialità che essa offre a noi esseri umani sono davvero incredibili, e vietarne indiscriminatamente l'utilizzo, oltre che un crimine è inutile: chi la vuole utilizzare come droga sa sempre come trovarla, e forse il proibire qualcosa lo rende immediatamente molto più desiderabile. Insieme al luppolo, appartiene alla famiglia delle Cannabaceae ed è una pianta che cresce facilmente in terreni dove altre faticano e non ha bisogno di pesticidi di nessun tipo perchè i suoi oli essenziali la proteggono dagli insetti. Le diverse varietà della canapa erano, prima dell'avvento del Proibizionismo, diffusissime in tutto il mondo fin dall'antichità, e utilizzate in vari e numerosissimi campi: dal fusto si ricavavano carta pregiata, corde, abbigliamento, fibre plastiche, concimi naturali (arricchisce il terreno) e tessuti di vario genere; i semi (molto ricchi di acidi linoleici, vitamine e amminoacidi essenziali) erano usati nell'alimentazione tramite la spremitura in olio o anche come combustibile per candele; foglie ma soprattutto fiori venivano utilizzati in particolare nella medicina umana e veterinaria sostituendo gran parte dei medicinali industriali presenti oggi in commercio; inoltre parti di pianta servivano per fabbricare cosmetici come creme, shampoo e saponi. L'Italia era una delle maggiori produttrici mondiali di questa pianta, e l'industria della canapa fu distrutta dalla necessità di fare spazio ai nuovi materiali plastici derivati dal petrolio, che dovevano sostituire i materiali fatti in canapa, biodegradabili, non inquinanti e parte di una cultura sviluppata in migliaia di anni a livello globale: la canapa fa parte della storia dell'essere umano. Io ho ereditato dalla nonna asciugamani, lenzuola, copriletti tessuti a mano con la canapa dalla sua famiglia, e utilizzandoli devo dire che è un tessuto davvero resistentissimo, oltre che molto bello. Oggi, con la ricerca di uno stile di vita più naturale e il ritorno ai vecchi tessuti, la canapa è tornata alla ribalta e vengono di novo prodotti (costosissimi) abiti e accessori con questa pianta. Come lino e lana, la canapa ha una struttura molecolare che isola il corpo dall'eccessivo calore, assorbendo i raggi solari, e riesce a mantenerlo invece in inverno, lasciando la pelle respirare. Dopo aver assaggiato la farina di canapa, che è una polvere verde impalpabile più simile ad un medicinale che ad una farina, ho scartato subito l'idea di utilizzarla pura. Anche perché a contatto con l'acqua diventa una poltiglia inconsistente, va mischiata con altri tipi di farina. Io ho usato quella di grano integrale presa al mulino. Sono panini piccoli e morbidi, un po' dolciastri anche, per bilanciare l'amarognolo della farina di canapa. Sono buonissimi, li ho già fatti più volte, aggiungendo all'impasto anche semi di lino o uvetta per renderli un micropasto completo da portarmi al lavoro oppure riempiendoli di marmellata a colazione. Ingredienti 300g di farina di canapa 400g di farina di grano tenero integrale o più se l'impasto è troppo tenero 1 cucchiaino di sale marino integrale 2 cucchiaini di bicarbonato alimentare 300ml di birra 150ml di yogurt 4 cucchiai di olio extravergine d'oliva 4 cucchiai di miele Preriscaldate il forno a 220°C. Mischiate in una ciotola le due farine con il sale, il bicarbonato ed eventuali semi o frutta secca vogliate unire. In un altro recipiente mischiate la birra con l'olio, il miele e lo yogurt, amalgamandoli bene. Dopodichè unite la parte liquida alla secca, impastando con le mani unte o con l'impastatrice. Risulterà una pastella umida e appiccicosa, che modellerete in piccoli panini grandi come un pugno, da posizionare distanziati su una placca unta di olio. Io faccio su ognuno una croce con la lama del coltello unta, ma vengono bene anche senza. Cuocere fino a quando non sono ben coloriti, facendo attenzione a non bruciarli: è facile non notare che si stanno bruciando, il colore di questo pane è molto scuro e si cuoce in fretta. Buonissimo con il burro... Buon appetito! Isy Bibliografia e curiosità:
Lynn Osburn; Hemp Line Journal, July-August 1992, pp. 14-15, Vol. I No. 1 Czechoslo vakia Tubercular Nutrition al Study, 1955 Fats and Oils: The Complete Guide to Fats and Oils in Health and Nutrition, Udo Erasmus. Alive Books 1986. Hemp Line Journal, pp. 12-13,21 Vol. I No. 2 http://it.wikipedia.org/wiki/Cannabis http://www.hempfood.com/iha/iha03101.html http://www.ratical.org/renewables/hempseed2.html http://www.nova-institut.de/secure/moelleken-e.pdf
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Impara,
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