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Proverbio indiano

Riccia, Molise: Autunno.

12/17/2014

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Al mio secondo viaggio per lavoro in Molise, dopo un convegno della Società Botanica Italiana a Campobasso nel 2009, mi ritrovo in una piccola cittadina, Riccia, che ho visto in fretta dall'auto in realtà, mentre ho avuto la fortuna di passare la notte e una mattinata libera presso l''agriturismo Artemide, in compagnia dei gentilissimi proprietari, Antonio ed Anna Montuori. La Signora Anna in particolare, nonostante il cielo promettesse pioggia, mi ha accompagnata a fare una lunga passeggiata nei dintorni, che si sono rivelati incredibilmente ricchi da un punto di vista naturalistico.
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​Sono infatti arrivata, dopo un breve sentiero in salita, a passeggiare 
in un bosco incantato, Bosco Mazzocca, composto da circa 450 ettari di Cerri, Frassini, Robinie e Bossi. Durante il tragitto ho scoperto come in estate, questo posto a me prima sconosciuto, come tanti nella meravigliosa Italiana, sia invece frequentato da centinaia di turisti provenienti sia dalle regioni attigue che dall'estero, oltre che l''agriturismo della Signora Anna ospita viaggiatori internazionali, che ritornano più volte, incantati sia dalla natura, che dalla cucina del luogo. ​
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Un 
sole caldo ci ha accompagnate per tutto il tragitto.
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​Tra le foglie secche, grazie al clima ancora mite fiorivano gli ultimi ciclamini selvatici, detti anche ciclamini napoletani, nome scientifico Cyclamen hederifolium. L'epiteto specifico (il nome della specie) 'hederifolium' deriva dal latino a foglia di edera, per l''aspetto molto simile delle foglie del cilamino napoletano con quelle di Hedera helix, la comune edera.


​La visita precedente in questa zona era stata alla fine dell'estate, nella
 Riserva Naturale di Montedimezzo, dove questi bellissimi fiori rosa tappezzavano l'intero sottobosco. Ricordatevi che raccogliere i bulbi di ciclamino selvatico è proibito, in quanto si tratta di una specie protetta, e che Il tubero di tutti i ciclamini contiene una saponina, la ciclamina, che è altamente tossica, quindi bisogna stare molto attenti a non raccoglierlo per fini alimentari. ​I fiori di solito germogliano dal tubero prima delle foglie.
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​Ed ecco la mia guida, la mitica Signora Anna, che lungo il cammino ha scoperto la mia passione per le erbe e la cucina e le piante spontanee. Ha quindi accettato di continuare la passeggiata trasformandola in una lezione sulle erbe che utilizza, per poi passare in cucina e regalarmi qualche ricetta. 
​Siamo andate a caccia di quelle che vengono chiamate "cicorie", un nome che non identifica una pianta sola, ma di molte le specie di cui si raccolgono le rosette di foglie a primavera, o comunque prima della fioritura, di solito appartenenti alla famiglia delle Compositae, o Asteraceae, amarognole e depurative. 
Tra queste il tarassaco (Taraxacum officinale), piante del genere Urospermum (ex. Urospermum Daleschampii), piante del genere Picris (ex. Picris Echioides), del genere Sonchus (ex. Sonchus asper), del genere Hypochoeris (ex. Hypochoeris radicata) , tutte a fiori gialli e  la cicoria selvatica vera e propria (Cichorium intybus ) dai bellissimi fiori azzurro/violetti. Ecco alcune foto delle "cicorie" che utilizza la Signora Anna per le sue ricette. Per imparare a riconoscere quelle commestibili, o seguite qualcuno esperto (ad esempio potete organizzare uno dei miei corsi :), oppure aspettate l'estate e la fioritura delle piante che ho elencato, ad esempio, le determinate a partire dal fiore (l'unico modo sicuro di riconoscere una pianta) e la primavera successiva raccoglierete a colpo sicuro. Ci vorrà solo un po' di pazienza.
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Ricetta: Cicorie mollicate della Signora Anna
vegeteriano/vegano

Lavate e lessate le cicorie selvatiche. Mentre cuociono, accendete il forno a 180 °C  e preparate la mollica di pane raffermo macinata. Tritate insieme, in dose a vostro gusto, ma ricordando che i sapori si devono sentire, aglio, prezzemolo, gherigli di noce, sale e se siete vegetariani anche del formaggio. Mischiate il tutto alla mollica di pane.
Ungete una teglia da forno e iniziate coprendo il fondo con uno strato di mollica "condita", poi uno stato di cicorie lesse, poi di nuovo mollica, fino ad ottenere una specie di lasagna, che terminerete con la mollica in superficie. Infornate e cuocete per 20 minuti fino a quando il pane è dorato. Una volta sfornato, irrorate di olio extravergine d'oliva fresco e servite.
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In preparazione nella cucina dell'Agriturismo Artemide c'erano i peperoncini piccanti da conservare sottolio dopo una paziente lavorazione, che li disidrata e li insaporisce. Mentre con le mele cotogne raccolte dall'albero in giardino, la Signora Anna confeziona una composta ed una gelatina di un bellissimo colore rosso rubino. 
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Grazie al Signor Antonio e alla Signora Anna per l'a gentilezza, la disponibilità e l'ospitalità.   Sapere che ovunque andrò potrò incontrare persone di cuore come voi è uno dei piaceri più grandi della vita.
Approfondimenti e bibliografia
http://www.agriturismoartemide.com/
http://www.prolocoriccia.it/it/turismo/bosco-mazzocca-riccia.html
http://www.actaplantarum.org/floraitaliae/viewtopic.php?t=21674

http://www.moliseturismo.eu/web/turismo/turismo.nsf/0/FE5871825AE3C843C125767E0032F3F3?
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