Avete mai dormito a casa di un'artista vera? Io ho avuto la fortuna di conoscere Pamela Maglie in occasione di un corso che ho tenuto diversi anni fa a Ruffano, presso l'Agriturismo Spirdo e mi sono innamorata dei suoi lavori. Per me lei è una meraviglia nascosta, che tutti dovrebbero conoscere ed i suoi lavori sono unici. Nella mia ultima visita ho goduto anche della sua abilità di artista applicata alla ristrutturazione del B&B e dell'antico frantoio ipogeo che ora ha aperti al pubblico. Ovunque si posino gli occhi ci sono tracce della sua arte, sono davvero rimasta a bocca aperta: è tutto fatto a mano da lei. Nella sua casa, nel suggestivo centro storico di Ruffano, oltre a dormire è possibile assistere al suo lavoro nell'adiacente laboratorio e visitare il suo atelier, dove sono in mostra pezzi d'arte creati con molteplici tecniche, dai quadri ad olio alle sculture, alla cartapesta, alle creazioni di gioielleria in ceramica Raku, la cosa che più mi ha affascinato. Presto, spero di poter chiedere a Pamela di tenere un corso di ceramica a casa mia, in modo da poter apprendere questa tecnica incredibile, che viene dall'oriente (legata alla cerimonia del tè giapponese). Oltre a dormire, potete chiedere alla padrona di casa di farvi un corso I pezzi in ceramica, una volta cotti, non si fanno raffreddare nel forno, ma con pinze e attrezzature simili a quelle di un laboratorio scientifico, si estrae il pezzo incandescente a più di 900 gradi, rovente, si crea uno shock termico mettendolo in acqua fredda, che lo riduce e crea colori e venature lucenti. "Raku" significa “Vivere con gioia e armonia la natura” e Pamela mi racconta che ha unito le artiste come lei e sue vicine anche fisicamente, poiché nelle fasi di produzione si ritrovano per aiutarsi a vicenda e scambiarsi idee e colori. Un'altra delle caratteristiche dell'arte di Pamela, è quella di utilizzare materiali naturali come ispirazione, calco ed inclusione per creare le sue ceramiche. Cammina per la campagna e raccoglie ciò che a rende la sua curiosità. Qui sopra vedete in foto la trama della fibra interna alle pale di fico d'India essiccate, mentre qui sotto, il risultato finale sulla ceramica: stupendo! Lo stesso principio viene applicato con cortecce, fiori freschi, semi e tutto ciò che offre la natura. Questa è la locandina dell'ultimo evento a cui Pamela sta partecipando insieme a tanti artisti salentini. Il nome richiama sia la tradizione artistica di una terra antica che viene portata avanti, ma anche il "tradimento" di chi ha iniziato a comprare l'artigianato tradizionale salentino falso, proveniente dalla Cina, per svenderlo ai turisti a prezzi miseri. Per finire, un giro nel sottosuolo, nell'antico frantoio ipogeo che si trova proprio sotto casa di Pamela e che lei ha restaurato per adibire ed eventi. Dalla metà del 1500, al 1800 i frantoi ipogei rappresentarono un patrimonio nascosto: sono strutture scavate nella roccia dove si produceva l’olio d’oliva detto “lampante”, perché utilizzato per l’illuminazione. Le grotte per la realizzazione dei trappeti furono ricavate mediante la semplice trasformazione dei granai d’età messapica e di cripte di epoca bizantina presenti nel sottosuolo dei centri storici. L’ambiente ipogeo manteneva una temperatura costante di circa venti gradi. La temperatura doveva infatti essere bassa abbastanza per evitare il degrado del prodotto, ma superare quella della solidificazione dell’olio, ossia i 6 °C. Questo è stato poi adibito a stalla dopo il 1800, quando furono costruite le mura che separano le diverse stanze: prima era un unico ambiente, simile a quello che potete vedere nel video. Finisco mostrandovi il meraviglioso pendente di cui mi ha fatto dono e che mi vanterò di portare! Pamela crea gioielli su misura e ispirandosi alle donne che incontra. Andate a trovarla. Grazie mille a lei e alla su bella famiglia per l'ospitalità! Trovate sulla mia pagina Instagram video e spiegazioni dirette direttamente dalla voce dell'artista.
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Impara,
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